Solaria

Il territorio di Solaria

La nostra storia si svolge nella regione di Solaria, nell’aprile del 2027. Solaria è una regione piuttosto ricca, in particolare il capoluogo Lyrien nel quale abitano più di 250.000 abitanti. Zendaria, Iridia, Krynn e Alma sono cittadine circa 50.000 abitanti, mentre i rimanenti centri vanno da qualche migliaio di persone a poche centinaia.

L’altopiano di Altaluna è molto bello, un luogo dove la natura è ancora incontaminata, così come presso le cascate di Veronia a nord ovest. L’isola di Eria è quasi disabitata, ad eccezione del paesino di Ergo abitato da pochi pescatori. A Luminosa il sole sorge presto e tramonta tardi, poiché si trova in cima ad un promontorio a picco sul mare di Elyndor. Ad est di Iridia si trovano terre sabbiose e semi-desertiche e sulla vicina costa si aprono spiagge sconfinate e disabitate.

Pranzo a Kora

Tutti i personaggi, per i motivi più svariati decidono di andare sull’isola di Kora a pranzo. Ci vanno da soli e si ritrovano come estranei al ristorante Tofu. È un bel locale con i tavolini che danno sul mare. L’interno è arredato in modo tipico, con reti da pescatore che penzolano dal soffitto, tavoli e sedie di legno. 

È venerdì ed è una splendida giornata, i gabbiani volano sul mare e di tanto in tanto si tuffano in cerca di cibo, una brezza leggera rinfresca la giornata che altrimenti sarebbe afosa. Solaria, infatti, è una regione che si trova a sud, dove il sole picchia forte. I vari personaggi ordinano da mangiare e guardano il mare. Non provano imbarazzo nel mangiare da soli, sono sereni. E hanno fame.

Dopo pranzo un bambino entra nel locale e si ferma in mezzo ai tavolini. È un bambino normale ma ha uno sguardo molto determinato, non duro ma risoluto. Sotto gli occhi incuriositi dei personaggi prende da una tasca del suo giubbotto una scatolina di legno finemente intarsiata. La scatola presenta una serie di aperture e sembra essere un oggetto molto prezioso. Quando tutti gli sguardi sono puntati su di lui apre la scatola e ne esce una farfalla. È coloratissima e, dopo aver svolazzato nel ristorante, esce da una delle tante finestre aperte che danno sul mare.

In quel momento accade qualcosa di strano: tutti i personaggi sentono come un velo cadere dei propri occhi, come se fino ad allora avessero visto il mondo e le cose attraverso un foglio di plastica trasparente; ora i colori e le linee sono molto più vividi e definiti e riescono a vedere oggetti molto distanti in modo sorprendentemente nitido. Qualcosa succede anche dentro di loro: il peso che gravava inconsapevolmente sulla loro pancia è scomparso e sono come alleggeriti e stupiti.

Dalla cucina esce il gestore del ristorante, di nome Hakira, di origine giapponese. È anziano e acciaccato; tossisce e cammina con fatica, ma nonostante ciò inizia a pulire il pavimento in legno del locale, d’altra parte è quasi tempo di chiusura e lui deve iniziare le pulizie.

Il messaggio dice:

Sii compassionevole, non essere indifferente alla sofferenza altrui. Gli Offuscati ti ostacoleranno, ma non temere: la musica sarà sempre con te. Se vorrai mi troverai ogni giorno al tramonto sulla spiaggia di Kora.

Hakira

Aletheia e il potere dello Shamisen

I giocatori tentano di suonare lo shamisen in spiaggia ma non capiscono perché non suona, non emette alcun suono sebbene vedano le corde vibrare!

Dopo un po’ vedono emergere dal mare Hakira, vestito da sub. Hakira rivela di essere un maestro di musica giapponese che ha sviluppato un particolare interesse per i suoni del mare. Egli crede che il mare sia una fonte di ispirazione per la musica, e che ascoltare i suoi suoni possa aiutare a sviluppare una maggiore sensibilità e capacità musicali. Inoltre, crede che il mare abbia una forza rigeneratrice che possa aiutare a liberare la mente dalle preoccupazioni e dai pensieri negativi, creando uno stato mentale ideale per la creazione e l’esecuzione della musica. Pertanto, per Hakira, il sub è un modo per immergersi completamente nei suoni del mare e accedere a questa fonte di ispirazione e di energia rigeneratrice. Ciò lo aiuta anche a sentire il suo vecchio corpo nuovamente leggero e forte come quando era giovane.

Hakira rivela anche di avere il potere di far apparire personaggi famosi della musica, di tutte le epoche, attraverso lo shamisen, il quale è in realtà uno strumento magico. Il potere dello strumento si manifesta quando viene suonato correttamente.

La farfalla si chiama Aletheia ed è una creatura che si trova a Solaria da millenni e combatte una strenua lotta contro gli Offuscati conferendo l’illuminazione a chi la osserva anche per un solo istante. (“Aletheia” in greco antico significa “verità” o “realtà” e deriva dal verbo “alētheuō” che significa “rendere manifesto”, “svelare”. Nella mitologia greca, Alithea era la dea della verità e della sincerità.) Ciò è accaduto anche a loro perché per puro caso si trovavano nel ristorante dove il bambino aveva scelto di liberarla. Il piccolo infatti, di nome Eldric, era stato a sua volta illuminato dalla farfalla e l’aveva tenuta qualche giorno dopo che essa si era rifugiata nella sua scatolina di legno. (“Eldric” è un nome proprio di origine anglosassone che significa “sovrano saggio”. Deriva dalla combinazione di due elementi: “eald”, che significa “antico” o “saggio”, e “ric”, che significa “sovrano” o “potente”.) Aveva così deciso di liberarla a Kora, un luogo a lui caro dove ogni anno trascorreva le domeniche pomeriggio estive con i genitori.

Hakira chiede ai giocatori di aiutarlo a trovare alcuni oggetti che gli servono per sbloccare il potere dello strumento; questi oggetti sono le tre corde e il bachi, il grande plettro di ebano con cui esso va suonato, e infine le note esatte di un accordo magico. 

Il motivo per cui lo strumento non funziona più magicamente è dovuto agli Offuscati, le persone che non hanno ancora subito il potere illuminante della farfalla. Tutte le persone non illuminate, infatti, sono inconsapevoli portatrici di un male subdolo, l’Ombra, che non si manifesta in modo palese, né ha un’origine precisa o un capo supremo. Semplicemente si origina nelle stesse persone, giorno per giorno, aggiungendo molto gradualmente una patina opaca ai loro occhi e riducendo il loro potere di ascolto dapprima della voce delle persone e poi dei suoni. Per questo solo la musica può salvare Solaria. Il problema è che oggi il numero di Offuscati è molto aumentato e anche la natura sta perdendo il proprio equilibrio: gli alberi di Eremor si sono rinsecchiti proprio perché il loro legno è un legno armonico, e anch’esso soffre il potere crescente degli Offuscati.

Alla ricerca del bachi

Hakira aveva lasciato il suo bachi in una bottega di strumenti musicali a Krynn per essere riparato, ma il proprietario del negozio, che era anche un amante della musica, aveva cominciato a usarlo per le sue esibizioni in pubblico. Quando Hakira ritornò per riprenderlo, il proprietario del negozio lo persuase a lasciarlo lì per un po’ più di tempo, dicendo che era stato così apprezzato dai suoi clienti che lo avevano convinto ad utilizzarlo in alcune serate musicali. Hakira, troppo gentile per negare una richiesta così entusiasta, aveva acconsentito. Dopo qualche tempo, spazientito si recò al negozio ma esso aveva cambiato proprietario e il suo bachi non c’era più.

Mentre i nostri amici mangiano il pesce mattone, piatto tipico di Krynn, il giovane ragazzo del chiosco a cui di certo non manca la parlantina lì intrattiene raccontandogli quali sono i luoghi più caratteristici della città: il castello di sabbia, la piazza con la scultura del vento, la foresta, ecc ecc…Ad un certo punto in lontananza, riecheggia il suono di una “Smoke On The Water” suonata veramente male. Si congedano dal ragazzo e seguono così il richiamo di queste corde stonate. Si rendono conto che gli abitanti di Krynn hanno dei problemi di udito sempre più grossi per non accorgersi di avere le chitarre completamente scordate. Il suono proviene da un piccolo palco proprio fuori dalla scuola di Krynn, dove sotto ci sono un sacco di giovani che pogano e si scatenano. Sul palco un gruppo di quattordicenni sta per concludere la canzone che li ha condotti li. I nostri amici tirano un sospiro di sollievo capendo che si trattava solo di una boyband che per la giovane età era semplicemente scarsa e quindi col tempo avrebbero avuto margine di miglioramento, l’udito era tutto sommato a posto altrimenti come avrebbero potuto suonare?Flor, che a quest’ora inizia finalmente a carburare la giornata, non può far altro che buttarsi tra il pubblico. Riven, Jima e Anastasia la seguono.Devis nel frattempo è arrivato anche lui a Krynn in compagnia dell’amico e del suo cane Zeus. È molto arrabbiato perchè convinto che dietro alla sua perdita di udito ci fossero Riven, Jima, Anastasia e ahimè la sua adorata Flor. Attirato anche lui dalla musica proveniente dal palchetto scolastico si dimentica del motivo per cui era li, in quanto era tornato a sentire, la situazione gli sembrava divertentissima. Doveva buttarsi nella mischia.Flor e Devis finiscono cosi per ritrovarsi, si scorgono e Devis si sente al settimo cielo.Quando però vede Riven, Jima e Anastasia si catapulta verso di loro furibondo e solo l’intervento di Flor riesce a calmarlo e addolcito dall’amore che prova per lei li perdona ma chiede spiegazioni sul perchè siano dovuti venire proprio a Krynn e spiega che dopo la loro partenza non riusciva più a sentire le note che suonava col suo sax. Riven, Jima, Anastasia e Flor raccontano che sono partirti per Krynn alla ricerca di un plettro molto particolare che dovrebbe trovarsi nel negozio di musica famosissimo della città e che essendo in mezzo ad un sacco di musicisti volevano approfittare per chiedere a qualcuno di loro dove fosse. Nel sottopalco sentono che il prossimo gruppo pronto ad esibirsi si chiamano “The Butterfly”. È chiaramente un segno, fermano il cantante prima che salga sul palco con la sua chitarra in spalla e lui molto scocciato spiega che il negozio di musica storico della città ha chiuso il giorno prima ma che forse il proprietario era ancora dentro per finire di mettere negli scatoloni le ultime cose. Con la crisi uditiva che stava invadendo Krynn anche il negozio ne aveva risentito. Riven, Jima, Anastasia, Flor, Devis e Zeus si dirigono verso il negozio accompagnati da una serenata di grilli cantanti. L’amico di Devis ormai era perso a pogare nei meandri della folla.Dopo aver bussato alla serranda di questo negozio che effettivamente lasciava intravedere una luce accesa, un’anziana dalla lunga treccia grigia e mingherlina aprì la porta, con aria mal fidente e molto scorbutica“Come mai ci sono delle persone che bussano alla mia porta a quest’ora?”

Jima spiega alla nonnina che stavano cercando uno dei vecchi proprietari, un uomo che suona shamisen rock. Sanno che suona spesso live e lo stanno cercando perchè ha un plettro molto particolare, un bachi che però gli era stato prestato e non ha mai ridato indietro al suo proprietario. La nonnina racconta che negli ultimi mesi per via della crisi uditiva il negozio ha cambiato molti proprietari fino a chiudere. Lei è solo la proprietaria dell’immobile ma di lui si ricorda bene. Era un tipo molto strano, pensava più ad esibirsi che a pagare l’affitto.Il suo nome è (dobbiamo decidere un nome), abita a Krynn ma per via dei suoi concerti gira tutta Solaria e non c’è quasi mai. “Ora non so dove sia, ma magari in città qualcuno lo sa”. Poiché si è fatto tardi, Riven, Jima, Anastasia, Flor e Devis barattano l’ospitalità di una notte con un paio di ore di lavoro la mattina seguente per aiutare l’anziana signora ad impacchettare altre scatole. Il sole splende a Kynn e mentre i nostri amici ripongono strumenti e altri oggetti negli scatoloni, Riven ha un flash e si ricorda che il cognome del cantante della band “The Butterfly” è effettivamente lo stesso del tipo del plettro (nome e cognome). Che siano parenti?Dopo aver pareggiato il loro debito con la nonnina, decidono di tornare sul luogo della sera prima, davanti alla scuola una distesa di tende campeggiate faceva intuire che la festa, probabilmente di fine anno scolastico, sarebbe durata ancora qualche giorno. “Come facciamo a sapere in quale tenda siano i ‘The Butterfly’?”chiese Anastasia. La risposta arrivò in fretta. Una tenda con una farfalla gigante colorata di blu/azzurro non poteva che essere la loro. Bussano.Esce fuori il ragazzo a cui avevano chiesto del negozio di musica il giorno prima e Devis chiede se conosce questo (nome e cognome).Il ragazzo un po’ sorpreso dice che è suo padre e chiede il motivo per cui questa strana compagnia di ragazzi e ragazze lo stava cercando. “Siete forse dei fan?” chiese.Flor, che stranamente inizia ad abituarsi a proferire parola anche la mattina presto, spiega che stanno cercando suo padre per via del plettro che usa per i concerti, che è di un loro amico e che ora ne ha disperatamente bisogno. Il figlio che è abituato alle assenze del padre dice di sapere che ora si trova a Zendaria perchè la sera prima ha suonato li, ma che molto probabilmente si stava già spostando verso Lyrien perchè la sera stessa aveva un concerto nella capitale. Pensa comunque che questi ragazzi siano proprio degli sbandati per mettersi in viaggio solo per un plettro. Riven, Jima, Anastasia, Flor e Devis con Zeus partono subito perchè sanno che è un viaggio di qualche ora. Viaggio che tra l’altro capita a fagiolo. Innanzi tutto dovranno per forza fare tappa a Lombrosi dai genitori di Anstasia e pranzare da loro e poi perchè Riven sono due giorni che manca da lavoro e quindi tornare nella metropoli per la ricerca del plettro gli torna utile per farsi vedere a lavoro e non rischiare il posto. Nel frattempo invece, i genitori di Jima che sono ad Alma con la roulotte, sono in pensiero, non sanno che fine abbia fatto la figlia che come ultimo messaggio gli aveva lasciato un: “Tardo…”

Nella strada tra Krynn e Lombrosi, i nostri avventurieri si fermano a fare benzina. Zeus, il cagnolone di Devis, ha qualcosa in bocca; sembra essere un foglio. 

Lo porta al suo padrone e con grandissimo stupore ecco Devis esclamare: “Mona! Te sei ti Jima!”. E mostra il foglio con una fotografia di Jima ai suoi compagni, sotto c’è la scritta “scomparsa”. 

Jima presa un po’ dal panico e dai sensi di colpa decide di accendere il cellulare che inizia ad esplodere di notifiche di chiamate perse, messaggi in segreteria ecc.. 

Chiama i suoi genitori per dire loro che sta bene, che è diretta a  Lombrosi dove ha appuntamento per pranzo. 

“Se volete potete passarmi a prendere qui” disse in tono da cane bastonato, sapeva di averla combinata grossa e che avere diciott’anni non la scusava dall’essere sparita per due giorni, ma non pensava che i suoi si sarebbero mobilitati così, tappezzando le strade con la sua foto. 

La casa dei genitori di Anastasia è molto particolare, costruita interamente dal padre che ha progettato ogni dettaglio, dalle fondamenta ai pomelli delle porte, ogni cosa è fatta con materiali eco sostenibili. La forma dell’abitazione è quella della cassa armonica di una chitarra. Si capisce subito che questo signore è una macchietta. Al secondo piano, al centro della della casa al posto della buca si trova un osservatorio astronomico. 

A pranzo viene offerto ai ragazzi un piatto che la mamma di Anastasia a cucinato con molto amore, irrifiutabile quindi: un piatto a base di farina di lombrichi di bosco di Lombrosi. 

Questi ultimi sono stati raccolti dal padre, esperto conoscitore delle tane dei lombrichi. 

I ragazzi, un po’ riluttanti, decidono comunque di mangiare e sorprendentemente il sapore non è per niente male. 

Succede però che durante il pranzo il padre di Anastasia dà la forma di farfalla al purè di lombrichi che ha nel piatto. 

Questo lascia molto stupita Anastasia e i suoi compagni, la figlia chiede spiegazioni al padre che dice di averlo fatto sopra pensiero. 

Tuttavia Anastasia riflette sulla forma di quella casa che lei non ha frequentato molto, poiché i suoi si sono trasferiti li che lei era già grande. Ha un’intuizione, una sensazione. La casa non assomiglia ad una chitarra come le ha sempre detto il padre, forse la forma è proprio quella di una farfalla.

Era da molto tempo che Anastasia non andava a trovare i suoi genitori.
Si ricordava una casa molto più piccola, fatica quasi a riconoscerla con tutti questi cambiamenti, l’ultima volta che c’era stata era ancora in costruzione. Al secondo piano ci sono troppe stanze per ospitare solo due persone e poi tutta questa casa sembra una vera e propria università!
Qualcosa non torna, e Anastasia decide di intervenire chiedendo spiegazioni. Suo padre risponde dicendo che non è un caso che lei e i suoi amici siano giunti li, proprio in un momento così delicato per Solaria.
Seduti a tavola Atsumori inizia a raccontare: “La malattia che sta colpendo la regione di Solaria fa perdere agli offuscati la vista e l’udito. Passato un periodo riacquisiscono le stesse, ma in forma di intelligenza artificiale! Stanno creando una rete sempre più fitta, con altri offuscati il cui scopo è quello di trasformare il mondo in un grande algoritmo logico.


Jima interviene nella discussione con Atsumori dicendo che forse sarebbe importante trovare l’origine di questa malattia, perché essa stessa potrebbe determinare la fine!
Durante questo pranzo che doveva essere una semplice visita di cortesia, Atsumori chiede ai nostri amici di combattere gli offuscati con lui e altre persone che sta formando nella sua scuola.
In che modo?
“È importante che ognuno di voi riesca a trovare la propria unicità e il proprio talento, solo così si può essere pronti a combattere. L’addestramento richiede una preparazione difficile e in questi mesi estivi è fondamentale la resilienza”.


Il padre di Anastasia rivela ai ragazzi che ognuno di loro avrà quindi il proprio personale insegnante.
Tutti sono terrorizzati dal fatto che la loro maestra possa essere Yanagisawa, la terribile mamma di Anastasia che gira per casa con sandali infradito in legno che fanno un mega rumore e che permettono di geolocalizzare sempre la sua posizione all’interno dell’abitazione.
Yanagisawa gira sempre in kimono ed è una maestra di arti marziali.
Non resta che scegliere ognuno il proprio talento, la propria dote su cui lavorare.
Davis decide di usare e dedicarsi al suono.
Flor di usare il sapere e quindi di lavorare in biblioteca ricercando e provando a capire l’origine della ombra.
Anastasia userà la natura e quindi sarà principalmente nella serra della casa, invece Jima si occuperà dell’arte del fare e del creare con le mani, che comprende sia artigianato ma anche la tecnologia, l’invenzione di software che possano aiutare nel distinguere un offuscato da chi non lo è.
Nel frattempo arriva la famiglia di Jima. Pur essendo stata in pensiero i suoi genitori decidono di non rimproverare la figlia ma di ascoltare e assecondare per una volta, veramente, i suoi bisogni.
La figlia spiega che vorrebbe studiare li quell’estate.

Tutto sommato il posto è bello e loro stavano comunque cercando una nuova situazione dove collocarsi e chiedono a Atsumori e Yanagisawa se possono stare nel grande giardino della casa con la loro roulotte. Si offrono anche di dare una mano nella struttura.

Anastasia si confida e chiede consiglio al padre rispetto alla loro missione di raggiungere la capitale per recuperare il bachi.
Atsumori spiega che è troppo rischioso intraprendere ora una missione del genere perchè probabilmente questa persona che ha il bachi è un offuscato, già all’ultimo stadio dell’ombra e ha il potere di trasformare chiunque in un offuscato totale in un secondo netto! Rischiano troppo se prima non si addestrano a dovere.

Dopo una notte ristoratrice e una buona colazione è giunto il momento per i ragazzi di incontrare il proprio maestro specializzato nella loro disciplina. Ciò che è certo è che tutti dovranno fare lezione in comune con Yanagisawa che insegna Yoga, una pratica importante per mantenere un certo equilibrio mentale e fisico. Chi arriva in ritardo al saluto al sole si becca una bella ciabattata di legno, probabilmente in faccia visto che Yanagisawa ha anche un’ottima mira.

Finita la lezione collettiva, Atsumori invita i ragazzi a posizionarsi ognuno nella propria stanza di lavoro, subito dopo il rintocco della campana, li incontreranno i loro mentori.
Tuttavia nella stanza troveranno qualcuno solo se visualizzeranno e percepiranno quale possa essere la loro guida altrimenti la stanza rimarrà vuota.

Sono loro stessi a dover scegliere chi è la loro guida.

Queste guide sono in realtà dei viaggiatori del tempo, ovvero delle persone che vivono delle vite in varie realtà parallele e passano dall’una all’altra attraverso dei ponti, portando in giro la loro conoscenza e sensibilità accumulata in tutte le loro vite. Loro hanno una particolare bussola, per questo possono muoversi nei vari mondi senza mai perdersi.

TO BE CONTINUED….